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CricketT20 and Cinema 4D

Art. 199 2016/07/22 by

Il cricket giocato al T20 è decisamente uno sport d’azione e per questo aveva bisogno di una campagna promozionale altrettanto energica!

Pete Black, direttore alla post-produzione di Affixxius Films, aveva già prodotto altri 2 video promozionali per il team Nottinghamshire County Cricket Club, partecipante al T20 e meglio conosciuto come Outlaws, e quindi sapeva già che questa terza installazione sarebbe stata la più ambiziosa. Con un team composto di 2 soli artisti digitali e 1 supervisore agli effetti speciali, aveva soltanto 2 mesi per creare un video di tre minuti e mezzo che includesse il motion capture, veri giocatori di cricket e anche un avversario nelle vesti di un Giocatore Alieno di Cricket. Il concept seguiva quello dei due filmati precedenti, intitolati Cricket Has Landed e Cricket Has Landed 2 dove gli Outlaws erano riusciti a respingere un attacco a Nottingham. In quest'ultimo video, gli alieni liberano una forza devastante rubando lo "Spirito del Cricket” e nascondendolo nelle profondità della Foresta di Sherwood. Il filmato segue il tentativo dei giocatori di riprendere questo spirito, salvando la situazione. Visto che il primo video della serie aveva vinto il Best Promotional Programme ai Royal Television Society Midlands Awards nel 2014, Pete sapeva già che stavolta avrebbe dovuto inventare qualcosa di davvero speciale...
Per iniziare, Pete era intenzionato ad usare le informazioni di MoCap per guidare l’animazione del Giocatore Alieno. Questo avrebbe richiesto mezza giornata di lavoro in studio, ma per lo meno con Cinema 4D l’importazione dei dati mocap è praticamente immediata. L’intero video risente dell’influenza degli anime giapponesi come si vede chiaramente nella figura del Giocatore Alieno. Quest’ultimo è stato progettato da Kieron Edwards, un concept artist che lavora con Affixxius, a cui era stato chiesto di creare un personaggio imponente la cui armatura ricordasse l'equipaggiamento da cricket. L'artista ha impiegato 10 giorni per modellare il personaggio dell’alieno, che alla fine è risultato essere composto da 39.897 poligoni.



Pete ha spiegato come è stato creato il motion capture: “Abbiamo lavorato con AudioMotion per catturare i movimenti necessari; poi Dan, uno dei nostri artisti 3D, ha trasferito le informazioni per il rigging del personaggio che aveva creato in Cinema 4D. Viste le dimensioni del personaggio (10ft con un petto possente) abbiamo dovuto tenere a mente alcune limitazioni per evitare che le braccia andassero a intersecare il corpo. Per fare questo, all’attore che veniva ripreso è stato chiesto di tenere le braccia più in alto di come avrebbe fatto normalmente con il suo corpo, ma il problema è stato solo minimizzato. I dati sono poi stati regolati manualmente utilizzando gli strumenti per il rigging in modo da adattarli all’enorme figura dell’alieno."

La sfida seguente è stata la progettazione della foresta digitale dove sarebbero stati inseriti i giocatori. Qui gli strumenti MoGraph di Cinema 4D hanno reso la vita facile al team, come conferma Pete, “Gli strumenti di MoGraph hanno semplificato molto la creazione della foresta 3D, dato che abbiamo potuto usare gli oggetti Clone con gli Effettuatori Casuali. Abbiamo usato in totale sette alberi in un oggetto Clone a cui era assegnato un Effettuatore Casuale. Il fogliame è stato animato con XPresso, che guidava i vari Effettuatori applicati alle felci."

Nel momento in cui inizia l’azione nella foresta, si nota anche un albero particolarmente grande e antico. E’ la Quercia Maggiore, realmente esistente nel mezzo della Foresta di Sherwood. Secondo le leggende locali, sembra essere stata usata da Robin Hood e dai suoi uomini. L’albero ha più di 800 anni. Per ricrearlo nel video gli strumenti principalmente utilizzati per lo sculpting sono stati i pennelli Tirare, Smussare e Schiacciare. Pete ha sottolineato che “...è stato utilissimo per un workflow scorrevole avere tutto lo sculpting nella stessa applicazione. I livelli Sculpt inoltre ci hanno aiutato ad aggiungere ulteriori livelli di dettaglio alla corteccia."

I giocatori stessi sono stati ripresi in studio con il green-screen. I piani di illuminazione erano stati stabiliti in precedenza in modo che tutti sapessero dove sarebbero state posizionate le luci. Sono state impiegate anche delle macchine del vento per aiutare l’interazione. Il regista ha fatto correre i giocatori nella scena dando loro dei punti di riferimento come ad esempo la posizione dell’alieno e la direzione verso cui dovevano guardare.

Ad ogni modo si trattava pur sempre di giocatori di cricket, non di veri attori, e quindi sono state necessarie più riprese. Pete però si dice molto colpito da come i protagonisti recitavano di fronte alla telecamera, “Nel complesso i giocatori sono stati davvero bravi. Molti di loro avevano già preso parte ai video precedenti e quindi avevano già una certa familiarità con il processo. Steven Mullaney in effetti è stato particolarmente bravo e ha dato un’ottima performance."

Dopo aver creato gli ambienti in Cinema 4D e aver completato le riprese, il tutto è stato combinato in Nuke. Pete ha evidenziato i vantaggi dell’ottima pipeline tra le due applicazioni, “Stiamo finalmente prendendo confidenza con il workflow tra Cinema 4D e Nuke, e i risultati migliorano di volta in volta. Si è trattato di una grande svolta per il nostro reparto di post produzione, dato che avevamo solo 2 mesi per completare tutte le riprese."

Data la complessità del progetto e visto il team ristretto che era stato coinvolto, Pete ha ammesso che è stato difficile completare tutto nel giro di due mesi, e ha aggiunto, “Abbiamo passato molte notti in bianco e abbiamo mangiato tante pizze! Quando poi abbiamo avuto in mano tutti i dati dalla società di motion capture, abbiamo notato che nella scena della “paurosa risata”, sembrava che l’alieno stesse ballando ...più che ridendo. La scena compare verso la fine del video, quindi abbiamo capito solo una volta aggiunto l’audio che era chiaro che stesse ridendo, smorzando così l’atmosfera da “Febbre del sabato sera” e dando più l’idea di un alieno sogghignante."
Alla fine ci sono volute circa cinque settimane di rendering (con una render farm di 10-12 macchine) per ottenere i tre minuti e mezzo di video. Il filmato ha una risoluzione leggermente insolita di 2048x858 e Pete ci ha spiegato il perchè: “Abbiamo girato il progetto con una ARRI AMIRA, che riprende con una risoluzione base di 2048x1152. Abbiamo poi scelto di tagliare il video per il cinema scope 2K, ritrovandoci con un’altezza tagliata a 858."

A causa del pesante carico di lavoro e dell’intensa tabella di marcia, Pete si dichiara estremamente felice che Cinema 4D si sia mostrato all’altezza del compito, "Cinema 4D è il software più affidabile che io abbia mai usato. Magari serve un po’ di tempo per elaborare scene complicate, ma difficilmente andrà in crash.”

Il video del MAKING OF


by Duncan Evans è l’autore di Digital Mayhem: 3D Machines, disponibile su Amazon. Tutte le immagini per gentile concessione di Affixxius Films

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